Chi sono? Questa era una domanda che mi ero già fatto nel precedente blog e in quel caso non ero riuscito a dare una risposta. Forse perché mi chiedevo chi fossi io in generale. Magari dovevo rispondere pensando a chi ero in quel momento. Non compio due volte lo stesso errore, perciò ecco chi sono adesso:
Sono Andrea. Sono uomo.
So cosa voglio fare da grande. Non so come arrivarci. So che ci arriverò.
Sono una persona forte. Ho paura.
Sono debole. Sono orgoglioso.
Sono ignorante. Sono sensibile. Sono intelligente. Sono fraintendibile.
Ho paura della solitudine. So di poter contare su determinate persone.
Non sono timido, introverso, estroverso. Dipende da chi ho intorno e dal mio umore.
So di avere una famiglia alle spalle che non mi abbandonerà.
Sono un sognatore. Ho paura della realtà. Sono sarcastico.
Sono un artista. Non ho una voce. Amo le parole. Sono un vincente.
Non sono un modello. Sono complesso. Ho una storia da raccontare.
Sono spento. Voglio volare. Sono originale. Sono diffidente. Ho paura del silenzio.
Non mi drogo. Sono dipendente. Voglio esprimermi. Sono contraddittorio.
Sono religioso. Ho paura di ciò che mi circonda. Sono curioso.
Sono ipocrita. Lo sono anche gli altri. Mi odio. Sono ipercritico.
Sono il migliore. Sono il peggiore. Sono un giocatore.
Ho paura di essere un perdente. Sono capace di smuovere le persone. Almeno alcune.
Spavento le persone. Ho aperto gli occhi. Voglio novità.
Un blog già lo possedevo. È nato un po’ per caso e come tutte le cose casuali è durato ben poco, ma il suo obiettivo lo aveva raggiunto. Personalmente lo trovavo carino. Chi mi conosce sa che non mi vanto e se lo faccio, quelle rare volte che lo faccio, credetemi c’è un buon motivo. Era un blog contorto dove tutto poteva essere letto su vari livelli. Gli interventi erano enigmatici. I titoli delle sezioni formavano pensieri, storie. I video apparentemente erano casuali ma legati tra di loro enunciavano un messaggio. Nulla era lasciato al caso, perché io non lascio mai nulla al caso. A partire dal titolo: Andrea’s illusion. Traducetelo come meglio credete, non c’è soluzione giusta o sbagliata, ma quella era la chiave per decifrare il codice. In questo blog non mi interessa nulla di tutto ciò. Non ci saranno grossi giochi di parole, ci sarà pur sempre una storia. Sarà il mio diario con cui mi sfogherò o parlerò o inventerò. Cerco qualcosa di minimalista. Questo è l’Andrea di adesso. È l’Andrea che cerca un modo per rimettere a posto i pezzi di un puzzle che non ha più voglia di fare. È l’Andrea spogliato di tutti gli orpelli. È un Andrea svogliato, ma curioso di novità. Impaziente.
@aMe
Stupenda introduzione di questa nuova era. Aforismi minimalisti degni del buon vecchio Oscar
Ogni tanto c’è bisogno di una rinascita, che porti con sé il meglio delle vecchie stagioni, ma soprattutto qualche novità. Questo articolo è stato scritto estremamente di getto e poco rimaneggiato. Direi stranamente!
Questa intro mi è piaciuta veramente molto. Bravo Andrea.
Grazie mille Davide! Sono felice di ogni commento e soprattutto che sia stato apprezzato questo intervento! Spero di non deludervi!