In questo momento ho tanta rabbia in corpo. Tanta amarezza. Tanta gioia.
Tanta rabbia perché vorrei capire le persone e non sono in grado di capire ogni loro gesto.
Forse per miei limiti o perché non mi permettono.
Tanta amarezza perché sono arrabbiato e non ne colgo il motivo.
O forse ne sono ben consapevole e non lo voglio ammettere.
Tanta gioia perché alla fine dopo ogni momento di rabbia c’è un momento di felicità e di pace.
E so che sarà bellissimo.
Pure io molte volte non capisco le persone. Quasi sempre, per la verità. Ormai sono giunto alla conclusione che la soluzione è che non c’è soluzione. Infatti ci ho rinunciato a sforzarmi di capirle
Diciamo che forse non c’è soluzione perché le persone sono per definizione estremamente complesse e non si finisce mai di conoscerle. Ognuno ha la propria testa e non è facile capire ciò che sta dietro ogni comportamento. Però alla fine mi accorgo che ad esempio io vorrei continuare a sforzarmi e provarci lo stesso. Con a volte le conseguenze negative di cui sopra!
Ritorno al passato o al futuro?
Sai, a casa mio ho una soffitta, piena di polvere, ragnatele, aria di chiuso.
Mi piace ogni tanto tornarci, perchè dentro a quello sporco, a quell’odore a quelle ragnatele, cè il tempo mio: momenti, stati d’animo, sensazioni, immagini, parole da rispolverare.
Oggi così, senza motivo, ho pensato: vado a trovare Andrea, speriamo sia in casa, che mi offri sto benedetto caffè che non riesco mai a bere. invece come al solito è in giro a perdersi tra paesaggi misteriosi e aperitivi favolosi.
Così ho trovato le chiavi che nascondi sotto lo zerbino e ho curiosato un po’: pensando ai segreti o agli oggetti che potevi nascondere mi è venuta in mente la soffitta che tu chiami archivio storico (hai la stessa mia mania di etichettare tutte le porte!) e ho trovato (per adesso, rido, chissà cos’altro trovo…) questo post!
Nonsense II, chissà il I che dice…
Il bello del passato è che può tornare di moda.
Un vintage fighissimo!
Per non parlare di quel tag “s.mentali”: un evergreen!
Ciao Stefy 🙂
Che sorpresa che mi fai, ritrovarti a frugare nella mia polverosa e a volte anche un po’ vuota soffitta… ti vedo seduta a sfogliare ridendo queste storie passate, che quasi erano sfuggite anche ai miei ricordi eheh Etichetto tutto, sì. Sai? Sono molto strana: odio le etichette, eppure sono il primo a usarle. Forse per cercare di dare un po’ di senso a tutto questo disordine, a indirizzarmi nella riscoperta di me e altrui… o probabilmente così, solo per abitudine eheh
Pensa che quell’s.mentali era un tempo anche scritto per esteso, ma poi troppi pervertiti da google venivano qua e non ero molto contento. Meglio ospiti migliori, ospiti come te 🙂
Nonostante ciò, il caffé l’ho bevuto tutto io 😛 Ti ho lasciato i pasticcini e un pezzo di torta. E un immenso abbraccio 🙂