Caro Babbo Natale,
so che è da tanto tempo che non ti scrivo. Mi dispiace. Come stai? Tutto bene?
Sai, in questi anni avevo smesso di credere in te.
La colpa è un po’ dei miei genitori che avevo scoperto mettere i regali sotto l’albero al tuo posto. Poi, qualche giorno fa, ho capito che lo facevano soltanto perché, non avendo il camino ed essendoci le persiane alla finestra, non avendo tu le chiavi di casa, non sapevi come entrare.
Poi ho scoperto che vesti di rosso esclusivamente per colpa dell’ufficio marketing della Coca-Cola! Insomma, il mio idolo è frutto solamente di una bevanda analcolica? Mi è crollato il mondo intero! Pensavo che tu fossi immune dall’economia, lo facessi solo per gioia dei piccoli bimbi e non che ti facevi pagare da una multinazionale senza cuore. Sono rimasto molto deluso!
In ultimo, qualche anno scrivevamo nella letterina Caro Babbo Natale e altre volte Caro Gesù Bambino. Non capivo a chi dovevo rivolgermi. Poi ho scoperto che per alcuni cattolici Babbo Natale è una sorta di demonio! Ma tu fai i regali migliori.
Per farla breve, ho passato un periodo di sbando totale in cui ho affogato i miei dispiaceri nella cioccolata calda corretta al rum. So che non si fa, ma come pensi che possa reagire un bambino davanti a tanto orrore?
Ora sono cresciuto e ho imparato a mettere tutti i pezzi al posto giusto e ho capito che nella mia fede c’è solo e soltanto un eroe. E questo sei tu Babbo! Non so esattamente che cosa mi ha fatto tornare sui miei passi. Forse i messaggi subliminali di cui siamo inondati in questi giorni. Magari la crisi economica e la mia disoccupazione cronica… Nel senso: se io credo in te, tu farai i regali ai miei amici e cari al posto mio e io non devo né pensarci né sganciare uno spicciolo. Anche perché al momento posso provare a barattare delle monete di cioccolato o un mio rene, ma capisci bene che non può funzionare a lungo!
Credo però che il responsabile ultimo sia quell’enciclopedia Treccani che mi è caduta in testa mentre cercavo di prendere l’ultimo numero di Rat-man. 500 pagine in testa fanno molto male! Credo che 50 sfumature di… sia nato in questo modo, ma non ne sono sicuro!
Comunque, facciamola breve caro Babbo. Qui di seguito trovi la lista delle cose che vorrei. Ti avverto che la aggiornerò strada facendo! E non fare il pidocchioso quest’anno! Non nasconderti dietro la scusa della crisi. Ho appena scoperto che hai comprato una casa alle isole Cayman e che sei indagato per frode dallo stato della Lapponia e sfruttamento minorile di elfi. Indi per cui, non accetto scuse. Anzi sappi che ti voglio tanto tanto tanto tanto tanto bene!
Vorrei:
- La pace. La mia. Per quella del mondo c’è tempo. Sì sì. Anzi, ti prometto che se mi regalerai la pace interiore, cercherò in ogni modo possibile di infonderla negli altri!
- Vorrei fidanzarmi. Sono un po’ stufo di quella bambola che mi è stata regalata. Anche perché ho scoperto che è scappata via con il mio peluche di infanzia. Cioè, neanche in Toy Story è mai successo un colpo di scena simile!
- Vorrei riuscire a incontrare quelle persone che purtroppo sono tanto distanti. Anche solo per sentirle parlare una volta, vederle in faccia e non dietro un’emoticon di un social network. Anche se so per certo che quelle persone avranno al posto della faccia uno smile!
- Vorrei trovare un posto da chiamare casa. Cioè i viaggi sono belli, ma nel 2012 ho fatto un po’ di traslochi e un sacco di valige. A volte facendo veri e propri salti nel vuoto. Che cosa mi aspetterà il 2013? Vorrei trovare un posto dove stare bene e basta, indipendentemente dal luogo fisico. E non rispondermi di nuovo questo posto lo puoi trovare solo dentro di te perché è così che ti sentirai a casa!
- La cosa che più mi piacerebbe: posso conoscere Jennifer Lawrence e Madonna? No, vero? Te possino…
- In questo momento non voglio tante cose materiali, però non mi fanno neanche così schifo da rifiutarle.
- Un biglietto per la terra dei canguri? Per le antiche rovine di Machu Pichu? Per i grattacieli di tutte le megalopoli del mondo? Basta che non sia il biglietto per l’isola di Tuvalu! Quello l’ho già comprato.
Se proprio non vuoi regalarmi nulla, ricordati questo. Ho rapito Rudolph. Verrà liberato solamente dopo aver ricevuto almeno la metà più uno dei regali sopra elencati, più tre doni omaggio a tua scelta, di cui uno deve essere la lampada di Aladino. Se non rispetterai l’accordo in corso, Rudolph potrebbe trasformarsi in un buonissimo cervo.
Carissimo Babbo, ti ho lasciato dei biscotti e un bicchiere di latte vicino all’albero. Ti avverto: il latte dopo un po’ diventa rancido e i biscotti rischio di mangiarli nel tragitto dalla cameretta alla cucina! Per cui affrettati! Anche perché il mondo finisce prima di Natale!
Ti voglio bene Babbo 🙂
©aMe
Andrea Magliano
Ah ah ah! Che spasso!!! Me la sento troppi questa letterina!! 🙂
Avevo bisogno di dire due paroline chiare chiare a Babbo Natale, così che non ci fossero fraintendimenti! 🙂
Ti prego libera la renna!!!! Bellissima letterina, spero che babbo ti ascolti!!!!
Tranquilla, la renna sta bene, sono un animalista convinto. Pensa che una volta stavo per piangere per aver ucciso involontariamente una falena! Dovevo solo mettere paura al caro Babbo! 🙂
Ti ringrazio per il pensiero! Stiamo a vedere come si evolvono le cose e speriamo che la renna non abbia fatto la spia! 🙂