Piccola premessa. Negli ultimi tempi ho tirato fuori un aspetto più dolce, parlando di sentimenti, di sogni e di speranze. In questo momento, però, devo dare voce a una parte più profonda. Che c’è e che si modella in un vulcano pronto a esplodere. Questo è il mio incubo.
Affanno. Corro. La ghiaia.
Fuggo. Mi fermo. Mi piego in due.
Aria. Cerco. Respiro.
Guardo le mani. Vedo del sangue. Il mio.
Paura. Angoscia. Dolore.
Chiudo gli occhi. Spero. Li riapro.
Non scompare. Piango. Mi volto.
Fuoco. Devastazione.
Urla innaturali sullo sfondo. La ghiaia perfora i piedi.
Il volto si bagna di rosso. Cola.
I denti si sciolgono. La bocca si cuce. Le orecchie si dissolvono.
Gli occhi bruciano. Le mani si liquefano.
Lentamente mi frantumo.
Divento polvere.
Il vento allontana quel che ero.
Giungo così alla fine.
Menomato.
Liquido.
Un ultimo respiro.
Scompaio.
©aMe
Andrea Magliano
mi angoscia un po’… il ritmo mi coinvolge molto… fa sentire lo sgomento.
Bravo!
Grazie mille! 🙂
Si riesce quasi a rivivere la scena, un incubo molto realistico. Un ottimo modo di descrivere la sensazione della dissolvenza.
Grazie mille x il tuo commento! Sono contento che vi sia piaciuto e di essere riuscito a trasmettervi questo mio incubo…
caspiterina! un vulcano pronto ad esplodere che si preoccupa anche qui per chi lo legge. tanti forse troppi pensieri per tutti…poi si esplode!
In ogni caso bella ritmicità e successione di immagini nonché… liquefazione. complimenti 🙂
Eheh sono tipo il Krakatoa, una bomba dormiente! Questi pensieri dovrei trovare il modo di liberarli periodicamente nell’aria in modo da non farli mai tracimare 😉 E per ringraziarti con un sorriso mi sono ricomposto dopo questa… liquefazione 🙂