Una domanda

16 Gen

Cercherò di essere breve per una volta.

Ma la domanda mi assale.
Perché non posso fare altro che pensare.

Ma voi, quando alle persone vi aprite,
come vi sentite?

Io mi sento spesso vulnerabile.
Troppo scoperto e troppo attaccabile.

Il blog è un aiuto, l’ho detto e non lo nego.
Ma anche un pericolo e per questo lo temo.

Sono forte, ma tanto insicuro.
Un bugiardo e anche un po’ paraculo.

Sentite, non sono un bravo poeta. E se non vi siete accorti che cercavo di creare rime e assonanze, mi state dando la conferma. Diciamo che non sono né un poeta né uno scrittore. Apro un blog per sfogarmi, per condividere come tanti. Perché al mondo tutti vogliamo una voce con cui parlare. Perché il mondo è fatto di persone che vogliono comunicare, camminare e scoprire. Vorrei essere trasparente al cento per cento. Ne ho timore per certo. Perché vorrebbe dire mostrare pensieri, sogni e aspettative che tengo nascosti sotto chiave in un percorso del mio cuore. Eppure lo faccio ugualmente . E a poco a poco spero che vi piaccia questo Andrea.

Oggi in verità è una giornata allegra con tanti bei pensieri in testa. Questa domanda però mi pervade da un po’. Anche se dentro me in realtà, la risposta ce l’ho già. Togliere la maschera con qualcuno vuol dire nel buio gettarsi. E pertanto fidarsi. E io mi voglio fidare. Per questo il blog deve continuare. Voglio credere nella bontà e chi se ne frega se mi sento nudo di fronte agli altri. Tanto chi ha occhi per vedere vede, chi è cieco resta cieco.

E dentro di me c’è un po’ una primadonna, l’artista che vuole l’applauso. Sono sornione, molto sarcastico e tanto enigmatico.

Vi sorrido. Perché ogni tanto fa bene riposare anche dall’armatura. Date il giusto ritmo a tutto quanto. Una rima è scappata anche qua di tanto in tanto. Non mi credete? Indietro tornate e vedrete!

Andrea 🙂

©@aMe
Andrea Magliano

10 Risposte a “Una domanda”

  1. marco101984 16 gennaio 2013 a 22:36 #

    Come ci si sente? Ci si sente liberi!! Dopo che mi ero lasciato un anno fa ero sempre in chat ad aprirmi con tutti, soprattutto con sconosciuti, mi sembrava di dare in pasto perle ai porci, però avevo questo bisogno. Ora semplicemente più che un bisogno credo che sia una questione di trasparenza, e per stare bene con se stessi. Poi hai ragione tu, chi vuole prendere le cose con vero interesse bene, chi no amen. Spesso, e soprattutto le donne, anche se ti apri non gliene frega niente e ti prendono in giro.

    • Andrea Magliano 16 gennaio 2013 a 23:00 #

      Anche io mi aprivo molto più facilmente con gli sconosciuti, non in chat, ma sul treno. Perché dicevo sempre che era più facile, non mi conoscevano, erano liberi da pregiudizi, non gliene importava nulla. Banalmente anche non mi avrebbero rivisto. E sì, la sensazione era bella, era quella di sentirsi liberi. Guarda, sull’ultima frase però ti dirò, ho avuto la fortuna/sfortuna di trovare tante donne, ma anche tanti uomini interessati e altrettanto disinteressati. La gente purtroppo approfitta a volte di una tua maggior trasparenza a loro vantaggio perché la recepiscono come una forma di debolezza… Non lo so, mi fa rabbia e paura allo stesso tempo.

  2. namylar 16 gennaio 2013 a 23:30 #

    ciao… io cerco di aprirmi maggiormente con le persone che mi conoscono meglio, che non hanno giudizi su di me.
    ma alle volte ho necessità di raccontarmi a chi non mi conosce e lo faccio con il blog.
    comunque, in generale, quando mi apro con una persona sto bene; mi sento più leggero anche se so di depositare nelle mani dell’altra persona qualcosa di mio, di personale che potrebbe essere usato contro di me…
    ma ci sta, sono i rischi della vita, e se mai succedesse si fa presto a chiudere un rapporto o solo a non confidarsi più…
    ogni tanto bisogna avere un pò di fiducia negli altri.. alle volte possono stupirci 😀

    • Andrea Magliano 17 gennaio 2013 a 11:53 #

      🙂 Grazie per la risposta! Mi fa molto piacere!
      E hai ragione, spesso ci possono e sanno come stupirci e anche attraverso lo stesso blog ho avuto tante sorprese, molto belle intendo, sia da vecchi amici sia da sconosciuti! Io ero solito confidarmi sul treno con gli sconosciuti, poi con qualche amico, quelli veri, non i conoscenti. Però, avendo sempre questa dualità nel corpo, voglio confidarmi ed essere un libro aperto. Eppure temo sempre la cosa, complice alcuni preconcetti e vecchie e brutte esperienze. Insomma, sono lì che faccio un passo avanti, uno indietro e poi di nuovo uno in avanti. Se solo mi mettessi con rigore potrei diventare un grandissimi ballerino 😉
      Grazie ancora per avere condiviso il tuo pensiero con me, mi fa un grande piacere 🙂

  3. valivi 17 gennaio 2013 a 00:30 #

    io cerco di armi, ma anche discrivere qualcosa d bello e utile, come se le mie parole servissero a qualcuno. insomma, mi pace giocare a fare la scrittrice di successo per bearmi nel’illusione discrivere testi importanti.
    non sentirti nudo, le parole sono i vestiti più belli che tu possa indossare.

    • Andrea Magliano 17 gennaio 2013 a 11:56 #

      La tua illusione è ben condivisa, stai tranquilla. E spesso non è necessariamente una mera illusione 🙂 Credo che senza condivisione non ci sia possibilità di accrescimento personale, proprio e altrui. Perché dallo scambio possiamo avere nuove informazioni e capire che a volte non siamo i soli a pensare qualcosa.
      Ti ringrazio tantissimo per aver lasciato questo commento 🙂

  4. ellagadda 17 gennaio 2013 a 01:03 #

    Eh, che domanda… In genere parlo in treno, pure se ascolto di più; con gli amici dipende, ci sono tanti modi per parlare, poche volte lo faccio con cioccolata calda e lacrimoni, più spesso con una birra e una serata delirante, e ci capiamo forse anche meglio.
    Poi scrivo scempiaggini e chi le legge a volte capisce quello che voglio dire, più spesso quello che vuole capire 🙂

    (mi ero accorta di rime e assonanze!)

    • Andrea Magliano 17 gennaio 2013 a 12:04 #

      Beh ti ringrazio per il tuo pensiero (e anche perché ti sei accorta dei giochetti di parole 😉 )!
      Hai ragione, ci sono tanti modi e occasioni per parlare. Anche io usavo il treno, incontravi tantissime persone e non tante malvagie, interessanti e desiderose a loro volta di condividere. Ed essendo io un goloso e un curiosone, sono tanto attratto dalla cioccolata calda e dalla serata delirante hihi
      E hai ragione, i pensieri via dal groppone,
      perché tra ciò che voglio dire e ciò che vogliono capire,
      meglio parlare che cucire la bocca 😉
      Grazie mille!

  5. V. 17 gennaio 2013 a 13:59 #

    Io mi sento esattamente come te. Difficilmente mi apro con le persone e il blog rappresenta un’ottima valvola di sfogo.
    L’unica cosa è scegliere con cura le persone con cui parlare,anche se questo non sempre è un modo efficace per non restare delusi.

    • Andrea Magliano 17 gennaio 2013 a 21:51 #

      Purtroppo è vero. Di delusioni ne ho avute parecchie, sembra che alla fine tutti siano interessati solo a se stessi o ai vantaggi che potrebbero trarne dal stare con te. Fortunatamente ci sono le eccezioni e quando si scoprono si trova un tesoro da tenere molto stretto! Però che fatica :p

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