Mary Daisy Dinkle ha 8 anni, 3 mesi e 9 giorni e una strana voglia color pupù sulla fronte. Vive in una famiglia un po’ sgangherata nella periferia australiana. Sua madre ama fumare, bere sherry e prendere oggetti in prestito al supermercato nascondendoli sotto la vestaglia per risparmiare sui sacchetti. Il padre attacca per lavoro i fili alle bustine del tè Earl Grey e nel tempo libero impaglia gli uccelli morti che trova ai bordi della strada. Mary ha due sogni: sposare un uomo scozzese di nome Earl Gray e avere un amico. Mary ha un unico amico, un gallo di nome Ethel, caduto da un camion destinato al macello.
Max Horowitz è un ebreo ateo, 44 anni, di New York. Frequenta i Mangioni Anonimi per perdere peso e disintossicarsi dal cioccolato. E uno psichiatra che lo informa che la sua mente non è molto sana. Davanti a eventi nuovi o a domande particolari soffre di attacchi di panico. Non è capace di piangere né sorridere o riconoscere le espressioni sul volto. Max ha tre obiettivi nella vita: una fornitura infinita di cioccolato, possedere tutti i pupazzi dei Noblets e avere un amico. Max ha un unico amico, un certo signor Ravioli, che siede su uno sgabello vicino al letto e legge. Ah, è un amico immaginario.
Durante una noiosa visita all’ufficio postale nell’estate del ’76, Mary scova un elenco del telefono di New York e decide di prendere un indirizzo a caso, quello di Max. Gli scrive una lettera, sperando di ottenere una risposta al più presto. Inizia così una grande amicizia per corrispondenza che durerà più di vent’anni.
Mary & Max è un film australiano del 2009, diretto e disegnato da Adam Elliot, interamente girato in clay animation. Ogni elemento della storia è cioè realizzato in plastilina e a ogni cambiamento della scena o del personaggio si scatta una foto che è poi montata insieme alle altre. Qui il sito ufficiale, http://www.maryandmax.com.
Si tratta di un piccolo capolavoro inedito per il mercato italiano, pur vantando nel cast voci nomi del calibro di Philip Seymour Hoffman (Max) e Toni Collette (la Mary adulta). I motivi di tale scelta di distribuzione sono facilmente intuibili. Il target è un pubblico adulto che spesso snobba questi prodotti. Il film oscilla tra il comico e il drammatico, virando su atmosfere cupe e grottesche e introducendo temi delicati come la morte, la malattia e il suicidio.
Pur presentato come una fiaba con narratore onnipresente, ma non onnisciente, lega due protagonisti antieroi entrambi a loro modo asociali e disadattati, che trovano nella rispettiva imperfezione la loro perfezione. E nella loro distanza e contrapposizione, geografica, fisica e mentale, la loro salvezza. Il colore aiuta in questo contrasto: il mondo di Mary tende all’ocra e al seppia, la New York di Max al bianco e nero.
Ma non c’è distanza che lega i sentimenti e le emozioni. La solitudine, così come l’amicizia e l’amore sono temi universali insiti nella nostra natura. Per quante siano le differenze o i chilometri a separare due persone, se le loro anime devono entrare in contatto, lo faranno, anche se ciò vuol dire essere capaci di accettare una tale invasione, come affrontare domande a cui non si hanno risposte, attacchi di panico o l’attesa di una lettera che non giunge.
Invasione perché prima di poter ammettere un sentimento verso il prossimo, bisogna ammetterlo verso se stessi, accettare ciò che siamo, per accettare l’altro. E così permettere a un’altra persona di fare un passo nella nostra vita. Perché la vera crescita avviene insieme. Questa invasione la si nota con i regali di Mary che rappresentano l’unica nota di colore nella vita di Max.
Uno dei momenti più belli e toccanti del film è quando Max confida alla sua amica di penna di non aver mai pianto. Lei, ancora bambina, prende una boccetta e la riempe con le sue lacrime offrendogliele in dono.
Come in ogni relazione, ogni tanto questi meccanismi si inceppano. I tempi tra le due risposte si dilatano e le reazioni non sono quelle che ci si aspetta. Ma ogni rapporto è un giro sulle montagne russe di emozioni contrapposte e gli ostacoli che si incontrano devono essere letti come nuove opportunità. Perché il ricordo va sempre lì, a quell’altro da noi che ci fa restare vivi e stare bene e la sua assenza ci conduce inevitabilmente all’apatia e alla morte.
Il finale è estremamente toccante. SPOILER.
Dopo circa vent’anni di lettere, Mary arriva all’appartamento di Max per incontrarlo per la prima volta. Bussa, ma nessuno risponde. La porta è aperta e decide di entrare. Trova Max morto sul divano, ma con un sorriso e la testa rivolta verso il soffitto. Il soffitto tappezzato di tutte le lettere che Mary gli aveva inviato nel corso degli anni. La sua migliore amica. La sua unica amica.
FINE SPOILER.
La vera amicizia si vede con il cuore,
non attraverso gli occhi.
©®aMe
Andrea Magliano
Ringraziamenti di rito questa volta a due blogger molto diversi tra loro, ma entrambi interessanti e meritevoli, Luca con il suo blog La pozzanghera e MissAndry con Disgrace Kelly. Il primo mi ha insignito del Versatile Blogger Award e la seconda del Liebster Award. E che posso dire se non grazie? Certo, correte a vedere i loro blog! E non è un suggerimento il mio, ma un caldo invito!
Intanto, piccola nota di servizio, avvio un piccolo countdown: -31.
Stupenda recensione. Lo cerco subito. E questo nonostante lo spoiler.. 😉
Eheh dovrei farmi assumere da un centro marketing, ma non mi vogliono! Il film te lo consiglio vivamente e sono certo che ti soddisferà (ma eventualmente niente rimborso! 😉 Spero di non aver rovinato nulla con lo spoiler! Dovrebbero inventare il pulsante show/hide dei forum eheh
Immagino, sono in pochi ad essere nel posto che meriterebbero! 😉 Non ho dubbi! No, tranquillo era segnalato a prova di scemo ma l’ho letto comunque per curiosità! 😉
🙂 Ti giuro però sullo spoiler mi sono picchiato e arrovellato per collocarlo in un punto che potesse non dar fastidio, ma non potevo non condividere il finale! Fammi sapere appena lo vedi che sono curioso di sapere anche la tua di recensione 🙂
Hai fatto bene a scriverlo! Il finale mi ha toccato solo a leggerlo quindi difficilmente la recensione potrà essere distante..
Ci sono vari momenti che toccano proprio le corde del cuore in questo film. Non voglio spoilerarti ulteriormente, per cui mi trattengo, ma spesso ho preso il fazzoletto per nascondere le lacrime eheh
Allora starò pronto!
avrei giurato scrivessi “ha una voglia a forma di cacchina” xD
Mi è piaciuta tanto questa frase: “Entrambi a loro modo asociali e disadattati, nella loro dimensione imperfetta trovano la loro perfezione. ”
Non ho letto lo spoiler, meno male 😀
Si gli essere umani sono esseri sociali e non destinati alla solitudine perenne. Mhhh penso di scaricarmelo da qualche parte e poi magari ricommentare sempre qui se mi ha fatto troppo piangere o troppo dormire 😛 No scherzo 🙂
Maledette aziende italiane che non ci fanno conoscere queste cose!!! Dobbiamo essere fortunati a trovare persone da tartufo (*da sensibilità) come te per questi argomenti!!!
grazzzzzie 🙂
Eheh grazie a te per questo commento, ma è una promessa o una minaccia il ricommentare dopo la visione? Perché nel mio contratto da persone da tartufo non c’è la clausola ‘soddisfatti o rimborsati’, ma solo e soltanto soddisfatti 😉 Al di là degli scherzi, mi farà piacere ascoltare la tua opinione, per cui se vorrai ci tengo! 🙂
Credo che il bello di questo film sia proprio la capacità di due anime così fragili e complesse di vedere oltre e come due pezzi di un puzzle di incastrarsi l’una con l’altro, nonostante i dubbi che a volte loro giungono. Perché per l’appunto alcuni di questi temi sono universali!
Ps. cacchina è solo in intimità, a livello professionale si dice pupù :p
Grazie a te come sempre! 😉
Niente lettura spoler da parte mia : ) Hai presentato i personaggi in modo molto divertente, ma la storia deve essere molto profonda. Bella l’idea del destino che lega due esclusi e delle distanze che vengono superate
Meno male! Un altro che ho salvato dallo spoiler 🙂 E’ un film totalmente da vedere e da vivere, colmo di spunti interessanti e sì profondamente profondi. Sembra una fiaba, ma pare ispirato a fatti realmente accaduti e mi chiedo sempre dove termina la fantasia e dove interviene la realtà!
In sintesi, te lo devo far vedere 🙂
hai finito di accumulare premi?! 😉 scherzi a parte è una storia toccante, compreso lo spoiler. come sempre dolce e profondo, credo che tu, dal tuo punto di vista, abbia concentrato tutto qui: “il ricordo va sempre lì, a quell’altro da noi che ci fa restare vivi e stare bene e la sua assenza ci conduce inevitabilmente all’apatia e alla morte”. ciao Andrea, sereno week 🙂
Eheh sono sorpreso quanto te per tutti questi premi, e ti giuro che non li corrompo (tranne l’Academy Awards per vincere un Oscar!) :p
Terribilmente toccante la storia, non mi vergogno a dirti di aver pianto in svariati punti o di aver avuto la pelle d’oca per la vastità (e la profondità) di emozioni. Credo che sia sempre un rapporto simbiotico: inutile da soli siamo fiori che cercano l’acqua, ma senza l’acqua appassiamo e al tempo stesso l’acqua da sola senza nessuno da dissetare non ha utilità. Metà che si completano a vari livelli 🙂
Ciao Lud, sereno weekend a te! Un abbraccio 🙂
….lei, ancora bambina, prende una boccetta e la riempe con le sue lacrime offrendogliele in dono.
Penso che qui mi sarei commossa.
anzi Mi sono commossa .ora
:))
🙂 Una delle più toccanti – tra tante altre eheh – scene del film 🙂
E soprattutto uno splendido regalo da una vera amica 🙂
Un sorriso .marta, buon weekend!
anche io come Marta mi sono commossa..bellissimooooo……un bacio caro Andrea
🙂 Contento che condividiate la mia emozione 🙂 Gesti magistrali di puro sentimento! Grazie Sara, un abbraccio e un buon weekend 🙂
L’ amicizia è un sentimento forte, forse anche più dell’ amore
Caro Andrea, queste storie che condividi con noi, mi fanno fare pace un po’ con la vita, soprattutto questa di oggi.
Grazie, anima bella, la commozione è vera e profonda
Ti abbraccio
Mistral
Ciao Mistral,
sono ben felice che possa a mio modo aiutarti a fare un po’ pace e spero di poterlo fare ancora a lungo. Condivido con altre anime, belle come le vostre, storie che possano trovare una casa e lì albergare, calde emozioni che arrivano a destinazione.
Ricambio con affetto l’abbraccio e ti rivolgo un gran sorriso 🙂
Andrea
ecco un eccezionale esempio di “Amore imperfetto”… cosa dirti ancora Andrea, se non grazie di queste incursioni nei cuori a pelle viva… tu sai farci arrivare le vibrazioni che animano quei personaggi con parole e immagini senza pari e da ‘ste parti su ha la lacrima facile…. un abbraccio di cuore, vorrei saperti un giorno applaudito da milioni di cuori…A.
🙂 Grazie a voi per permettere a queste emozioni di entrare e di viverle 🙂 E’ sempre un piacere incontrare altri spiriti così ricchi e condividere con voi, sorrisi e lacrimi, esempi e immagini che parlano al cuore 🙂
Ti ringrazio Antonia per la dedica finale, ti vedo lì in prima fila ad applaudire e io applaudire con te 🙂 Un abbraccio!
Un abbraccio a te di cuore, ti lascio qui una dedica in musica che sta accompagnando il mio pomeriggio…http://www.youtube.com/watch?v=BJHkudGBWj0 ciao A.
E grazie a te questa musica (che apprezzo e mi piace assai!) fa da compagna al mio pomeriggio domenicale 🙂
felice di questo 🙂
🙂
🙂 🙂
Proprio la lettera forse permette di elaborare meglio quel meccanismo inevitabile di non-conoscenza dell’altro che si acuisce (quasi paradossalmente) proprio quando si vive fianco a fianco con una persona. Con la lettera una parte della comunicazione è omessa è vero (espressioni facciali, intonazione, sospiri, spiegazioni immediate dopo una frase infelice, etc.) però entra in gioco tutto l’aspetto creativo, l’immaginazione, l’intuizione e se poi qualcosa non va per il verso giusto, in fondo si può rimanere sorpresi fino a un certo punto, inoltre è sempre un ottimo metodo per indagare meglio dentro sé stessi… Il film sembra davvero una chicca imperdibile e non sono certo stupita che in Italia sia inedito, succede spesso anche con i libri e con tutto ciò che ha a che fare con la cultura…
la tua bella recensione mi spinge a cercarlo attraverso altri canali.
un saluto
Ciao Maria e innanzitutto piacere di conoscerti 🙂
Condivido molto il tuo commento. Alla fine proprio questa amicizia per corrispondenza, come accennavo nel post, sviluppa prima ancora che il rapporto verso l’altro quello verso se stessi. Impattare con realtà comunque nuove, distanti e a volte fumose (proprio per il non vedersi) chiede un grande sforzo conoscitivo e mentale, secondo me. Ti cito un esempio del film che ho apprezzato. Nella prima lettera Mary, che ha 8 anni, invia un disegno ritratto di sé al futuro amico; Max lo riceve e lo inserisce vicino lo specchio e mai lo sostituirà pur ricevendo successivamente delle Polaroid di Mary.
Quoto anche la critica sulla cultura, spesso troppo bistrattata in questo paese. Ma mi sento di consigliarti il film a occhi chiusi perché simili perle non vadano perse.
Un saluto a te!
Andrea
Noooooooo, ci son rimasta male…
😦 Finale molto amaro (ma è estremamente toccante anche la scena prima con il SPOILER tentanto suicidio di Mary FINE), ma estremamente dolce e poetico.
Grazie per il commento Brabs 🙂 Un abbraccio forte 🙂
CARO Andrea il finale seppur tragico,regala un valore da tenersi stretti:l’amicizia.Ebbene noi,seppur virtualmente parlando scriviamo,siamo amici.Amici in un mondo dove comunicare spesso e’ sinonimo di divergenze e egocentrismi.Io invece cerco di annusare dal tuo blog,e da altri,un fattore comune a noi tutti:la fratellanza.Ciao
Ciao Luca, e assolutamente grazie per questo tuo commento che apprezzo. E mi colpisce, in positivo naturalmente, proprio il termine che hai usato: fratellanza. Un’amicizia in cui condividere sapere e opinioni, confrontarsi e cercare il dialogo, ma che aiutano a crescere. Ed è quello secondo me estremamente importante in un rapporto.
Un saluto
Molto carino, almeno da come ne scrivi. D’altronde la vita reale non è fatta di storie ‘fiabesche’.
Un saluto e buona domenica! 🙂
Con il rischio pur sempre di sbagliarmi, ma un film che consiglio con il cuore e a occhi chiusi 🙂 Ma in riferimento al tuo commento, pare che il film sia ispirato a una storia vera, pur non avendo trovato traccia di quanto è “inventato” e quanto “effettivamente successo”.
Un saluto anche a te Danilo e una buona (fine) domenica 🙂
Una storia commovente che trova nelle immagini animate la sua perfetta rappresentazione.
Grazie per avercela proposta.
Nicola
Grazie a te Nicola, come sempre 🙂
Un saluto!
Andrea
Che storia toccante, mi hai fatto venir voglia di vederlo e di commuovermi, grazie! Un sorriso a te Andrea…
Grazie a te per aver accettato il mio consiglio” Veramente un bel film, anche se molto toccante e triste! Fammi sapere se lo guardi cosa ne pensi 🙂 Un sorriso 🙂