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Halloween

31 Ott

La notte delle streghe
miete un’altra vittima
in città di tristi vie,
cimiteri di saracinesche abbassate.

Fantasmi ululanti storie
di un passato ormai lontano
infestano le improvvise tombe
di chi oppresso non ce l’ha più fatta.

Mentre i vampiri e i lupi banchettano
coi corpi di inermi zombie
in moto perpetuo
alla ricerca del proprio posto.

Come una peste
non lascia scampo,
diffonde il cancro
in ribollente sangue.

Restano carovane di fughe,
in strade di impiccati,
fiaccole accese
a illuminare la notte più buia.

Che la luna sembra scomparsa
nella notte più lunga dell’anno,
amante di spavento e terrore.
Perché questo è Halloween.

Un infinito Halloween.

©®aMe
Andrea Magliano

Buon Halloween a tutti. E non potevo non festeggiarlo alla mia maniera. Con un po’ (?) di esagerazione perché la notte delle streghe richiede il suo dramma e il suo compenso di sangue. Con molta malinconia di fronte all’immobilità di questo tempo, dinanzi a una delle più grandi recessioni della storia, davanti all’orrore di chi non riesce più a far quadrare i conti, delle imprese che falliscono e di una sempre più grande fetta della popolazione sulla soglia della povertà.

Countdown: -11.

Io (non) sono gay

1 Ago

Riciclo un titolo per un post mai realizzato per cercare di parlare di un tema molto importante e attuale.

Per questo titolo ho preso ispirazione dal bellissimo film su Bob Dylan di Todd Haynes, Io non sono qui, per parlare di un atteggiamento piuttosto infantile di alcune persone. Essendo una persona piuttosto sensibile – ma posseggo varie e molteplici sfumature che escono nei momenti più opportuni – e avendo diverse conoscenze/amicizie omosessuali, sono spesso additato di essere gay. Perché l’amicizia etero-gay per molti, anche finti non-omofobi, non è concepibile. Quel titolo avrebbe dunque ironizzato, sulla falsa riga del precedente post Alfa, su molti aspetti per giocare su queste convinzioni. Analogamente a James Franco, solo che lui è più bello e ricco di me.

Alla fine non ho ritenuto necessario pubblicare quel post, perché la gente può pensare ciò che vuole. Ma lo voglio riciclare per parlare di un problema agghiacciante che si sta sviluppando in Russia e su cui molti tacciono, in particolare in questo paese, in cui ancora si discute sulla necessità di una legge anti omofobia.

Nei mesi precedenti in Russia è stata approvata una legge che vieta la cosiddetta propaganda omosessuale. Chiunque parli di questo argomento rischia sanzioni e nei casi più estremi anche il carcere. Per intenderci, nel 2012 durante il suo tour che fece tappa a San Pietroburgo e Mosca,  persino Madonna ha rischiato ripercussioni legale, poi puntualmente ritirate prima di avviare un caso diplomatico.

Inutile dire che è iniziata una vera e propria caccia alle streghe, spingendo la nascita di gruppi oserei dire integralisti. Attraverso l’uso del social network più diffuso nel Paese, queste organizzazioni, promettendo di combattere (?) la pedofilia, adescano giovani, maggiormente, e meno giovani. Organizzato l’appuntamento si presentano in gruppo e attuano il loro piano. Tra l’indifferenza generale, la vittima subisce una serie di torture fisiche e psicologiche aberranti. Filmata e pubblicata online, umiliata e talvolta derubata sia materialmente sia della propria dignità, la vittima è poi costretta a bere o le è versata dell’urina.

Tutto ciò avviene nell’applauso generale di una società che concede la libertà al carnefice e arresta la vittima, che ospita il criminale in un salotto televisivo. E nella totale indifferenza delle organizzazioni estere. Per un approfondimento più completo, con tanto di immagini, vi consiglio questo post e qui del blog gayburg.blogspot.com.

Questi eventi si aggiungono a numerosi altri che a vari livelli sono diffusi nel mondo. Dalla Westboro Church (USA) che imputa la causa di ogni cataclisma ed evento di cronaca nera a un castigo divino per punire della presenza omosessuale. Ad alcuni stati in cui la sodomia è considerato reato punibile con il carcere. Alle cliniche e alle tecniche di cura dalla malattia omosessuale consistenti spesso nell’abuso sessuale del presunto malato. Alle lapidazioni pubbliche in taluni paesi africani. Al problema non sono i gay, ma la lobby del Papa, alla non necessità di una legge contro l’omofobia in questo paese che non riesce ancora a garantire il rispetto della donna, di una persona nera, di un popolo dalla sua classe politica.

E poi, a posteriori, si assolve Alan Turing, padre dell’informatica e grande intellettuale. Omosessuale, fu costretto alla castrazione chimica dall’allora governo inglese (1952), che lo rese impotente e gli fece crescere il seno, spingendolo al suicidio all’età di 41 anni.

La società cambia e nella mia testa ribadisco la convinzione che sia necessaria un’evoluzione, piuttosto che un’involuzione. Fino a qualche decennio fa era impensabile l’emancipazione femminile e il movimento delle suffragette, la fine dell’Apartheid, Martin Luther King e Nelson Mandela. C’è stata la fine della schiavitù e la fine delle dittature antisemite. Credo che il cambiamento avverrà.

Personalmente ho imparato (e sto imparando) tanto dagli omosessuali. Riconosco la forza che c’è dietro un gesto apparentemente semplice, che semplice non è per nulla, quale il coming out. L’abbattimento di una prigione imposta dalla massa sociale in virtù di quale principio di superiorità?

Che male mi potrebbe fare un gay o una lesbica nell’essere liberamente se stesso, amando una persona dello stesso sesso, convivendo con essa? Fuori siamo tutti uguali, semplici individui e nulla di più. E poi, perdonatemi la banalità, ma se io sono etero e a fianco ho un gay non dovrei esultare che ho meno concorrenza con l’altro sesso? Perché tutto questo accanimento contro la comunità LGTB? Chi ha detto che io sono giusto e loro sono sbagliati?

Perdonate la serietà di questo post. Mi spiace che essendo agosto e vista la natura dell’articolo in pochi potrebbero leggerlo. Ma nel mio piccolo e nel mio totale anonimato, posseggo un blog pubblico e cerco di usare questo strumento per fare una buona azione. Un piccolo gesto a sostegno dei loro diritti e perché certe cose non passino inosservate.

©®aMe
Andrea Magliano

Io voto Hello Kitty

22 Feb

Poffarbacco, sono in ritardo! A mezzanotte scenderà il silenzio pre-elezioni e non si potrà più fare campagna. Volevo però condividere con voi il partito che preferisco e che dunque riceverà il mio voto!

Mi chiedo da un po’ Ma per chi voterò? Insomma queste elezioni sembrano il caos totale! L’Italia sta affrontando una recessione che l’ha resa in fin di vita. Ma non si cerca più di uscirne. Tutte le ipotetiche soluzioni sono divenute parte integrante dei programmi e dunque il Parlamento cazzeggia amabilmente su qual è lo striscione migliore! Il Governo cade per la terza volta consecutiva, perché Monti si è dimesso come Berlusconi prima di lui ed entrambi lasciano l’incarico anzitempo come Prodi! Il Presidente della Repubblica è vittima anche lui della crisi. Dicono che il suo mandato sia finito, ma vi svelo la verità. Non ha pagato l’IMU ed è stato sfrattato! Come se non bastasse, anche il Papa ha deciso di dimettersi proprio in queste settimane! I ben informati sostengono che abbia trovato un lavoro molto più redditizio in un casinò di Las Vegas e che celebrerà matrimoni vestito da Elvis!

Queste elezioni segnano la fine del sistema bipartitico italiano. L’esperimento di riunire tutti i partiti in due maxi coalizioni fallisce miseramente e ora ci troviamo una sfilza di nomi e candidati che nessuno sa più neanche chi è con chi, chi sta a destra e chi sta a sinistra. Insomma, un tempo avevamo i bei faccioni di Bersani e Berlusconi in primo piano. Ora è peggio di un registro scolastico! E ogni giorno ne sbuca uno nuovo! Sono molto ignorante in materia politica, ma chi è Ingroia? Un nuovo alunno?

Però, nessuno di loro mi convince! Bersani lo apprezzo per il suo simpatico accento, ma non ce l’ho come amico su Facebook. Casini mi fa tenerezza, perché ci prova a fare politica, ma proprio non ce la fa. Poi c’è Grillo, di cui tutti parlano, ma personalmente non mi convince perché di comici al potere ne abbiamo già avuti. Poi c’è la Lega, ma non ricordo se il verde sarà il colore della moda primavera estate 2013 e non voglio ritrovarmi con il guardaroba sbagliato! Monti mi stava più simpatico quando faceva il maggiordomo prima di tutta questa operazione simpatia con tanto di cagnolino sempre in mostra, neanche fosse un’attrice hollywoodiana con il suo chihuaha! E poi c’è Berlusconi, su cui avrei tanto da dire, ma che non dico perché è meglio. Ha avuto 17 anni per governare, insomma, diamo spazio ai giovani per una buona volta! E poi mi ha mandato la lettera per il rimborso IMU, ma sono un disoccupato/precario che vive con i genitori, dunque l’IMU non la pago! Perché dovrei votarlo?

E allora chi votare? Beh, una soluzione c’è: HELLO KITTY! Voglio dire. Cerchiamo tutti la novità e allora andiamo incontro alla novità! Hello Kitty sarà il primo Presidente del Consiglio femmina! E anche animale che non si vergogna di ammetterlo! Poi è rosa e chic allo stesso tempo! Il suo è il vero partito dell’amore! Hello Kitty è proprietaria di qualsiasi cosa possibile. Possiede aeroplani con tanto di cuscini personalizzati, parchi divertimento, utensili per la casa, libri, elettrodomestici, industrie, forse anche una squadra di calcio, abbigliamenti con il proprio marchio per donna e uomo. E poi produce alcuni simpatici boxer maschili, tra i più apprezzati e ricercati dal mercato, che assolvono anche alla funzione di contraccettivo naturale! Perché voglio sapere chi vuole fare sesso dopo aver visto quest’intimo! Hello Kitty pensa sempre a tutto!

Boxer Hello Kitty

In sintesi, una persona così potente che riesce a uscire indenne dalla recessione mi sembra l’esempio migliore per risanare l’Italia in un momento così difficile! E poi ricordiamoci che alla base della nostra vita c’è sempre una donna e le donne sono uniche!

Insomma, convenite con me che alla fine Hello Kitty è l’unica scelta sensata alle prossime elezioni! Per cui domenica quando andrete a votare barrate l’apposita casella con la matita che vi verrà data in dotazione. Diffidate dai falsi e attenzione se vi danno quelle penne con inchiostro simpatico!

Hello Kitty

Vota Hello Kitty! Votala per un domani migliore!
Votala e riceverai un paio di quei fantastici boxer!

@aMe
Andrea Magliano

PS. poiché io non sono un comico e il mio sarcasmo – laddove effettivamente esista – è facilmente fraintendibile, ricordo, a chi non avesse colto, il tono ironico con cui è stato pensato e scritto l’articolo di cui sopra. Ma l’ironia e il sarcasmo rivelano sempre dei fondi di verità, per citare la parola da indovinare all’Eredità di questa sera – eh sì, mi tocca guardare quel programma purtroppo! -. In questo articolo ho dichiarato due verità sacrosante, l’importanza della donna e il fatto che seriamente, SE voterò alle prossime elezioni, il mio voto sarà dato a Hello Kitty. Riconosco l’importanza del voto e il fatto che questo è un diritto da non sprecare. Una libertà ottenuta con il sangue e il sudore nel corso dei secoli. Ma personalmente ritengo che la classe politica italiana sia, dal primo all’ultimo, corrotta e ormai poco rappresentativa degli interessi del popolo. In questo mese non ho sentito concretamente un programma elettorale, ma ho sempre visto operazioni di riqualificazione dell’immagine del politico di turno. Purtroppo nella politica italiana ho perso totalmente fiducia e mi spiace dirlo. Ascoltando la gente per strada mi sembra sia una sensazione condivisa. E la sfiducia del popolo è la cosa peggiore a cui si dovrebbe giungere. Buone elezioni.

@aMe
Andrea Magliano

Ciao, come stai?

31 Gen

Piccola premessa. O meglio piccole premesse prima di iniziare. Innanzitutto mi sono accorto che una pagina pubblicata diventa vecchia nell’arco di due/tre giorni. Il che vuol dire che ci sarà una misera percentuale di persone che andrà a riscoprire quel vecchio contenuto. Inoltre, non ho un riquadro degli update dei vecchi articoli. Tutto ciò per informarvi che la Disney ha ufficialmente pubblicato sul proprio canale il cortometraggio Paperman, che dunque ho incorporato nel mio precedente articolo. Vi consiglio di farci un salto non tanto per il mio testo, quanto per il corto che è a dir poco affascinante e poetico e sono certo vi colpirà al cuore. L’altra premessa è che in questi giorni ho seriamente pensato a quale articolo proporvi. Ieri sera ho impiegato ben quattro ore per scriverne uno. Lunghissimo, l’ho corretto, riletto, ero pronto per pubblicarlo. Eppure no. Non l’ho fatto e al momento non lo farò. È un po’ troppo personale. In questi giorni sono un po’ sotto stress e arrabbiato. Indi per cui, ecco un post alternativo. Ecco di seguito la domanda più ovvia e banale che si pone in qualunque conversazione.

Ciao, come stai?
Disse il corvo.
È buona educazione domandare.
Così gli insegnò la mamma.

Si suol dire che domandare è lecito, rispondere è cortesia.
Ma questa domanda non è lecita e la risposta non è cortesia.
È cortesia stare ad ascoltare la risposta.
O fingere almeno di esserne interessati.

Così pensava il corvo.
In verità, non è cortesia neanche ascoltare.
È solo un’opzione.
Per il corvo la cortesia è domandare.

Chi se ne frega della risposta.
Il corvo ha un disperato bisogno di parlare.
Parlare di sé e della sua vita.
Ciò che succede a te non è importante.

Non lo riguarda, dunque non c’è interesse.
Il corvo guarda, ma è come se non guardasse.
Davanti può avere un corvo, un merlo, un gabbiano.
Tanto non gli tange.

Io non sono quel corvo. Io odio quel corvo.
Io ti chiedo come stai, perché mi interesso.
Io spero che tu mi chieda come stai, perché ti interessa.
Perché è così che costruisco un rapporto.

A volte mi hai dimostrato di interessarti, anche senza chiedere come stai.
Io lo apprezzo e ti ringrazio. Il come stai è superfluo e superato.
Un buongiorno, un ciao, un commento, uno squillo.
C’è modo e modo di dimostrare un attaccamento.

Ogni rapporto è costruito da due parti.
Quando questa chimica si instaura, allora il rapporto vale tutto.
Sono pochi quelli con cui lo puoi instaurare.
Ma sono quei pochi che valgono.

Quelli non sono corvi.
Sono tesori.
Sono la ragione del mio stare bene.
Sono quelli a cui rispondo.

Ciao, come stai?

©aMe
Andrea Magliano

Andrea allo specchio

9 Gen

So di sembrare strano agli occhi altrui.
So che molte mie azioni appaiono incomprensibili.
So di essere molto fraintendibile.
So di essere diverso dalla massa.

Vorrei delle risposte perché non riesco a capire.
Mi sforzo, ma non riesco.
Ho paura però di quelle risposte.
Forse è meglio non sapere.
Ma così vivo di illusioni.

A volte credo di essere speciale, ma tante volte no.
Mi piacerebbe essere la prima scelta, ma mi accorgo di essere sempre l’alternativa.
Voglio fidarmi, ma ne sono spaventato.
Non mi sento indispensabile per nessuno.
Neanche per me stesso.

È incredibile come talune persone cambino il tuo cammino.
Ci sono giorni che non ho voglia di sorridere.
Giornate in cui fatico a trovare sempre belle parole per tutti.
Li chiamano giorni no.
Io li chiamo giorni in cui levo la maschera.

Poi ci sono momenti in cui torni ad apprezzare le piccole cose.
Uno sguardo fugace, un profumo femminile in banchina.
Un ciao ricevuto da uno sconosciuto su un treno.
La musica a palla  nelle orecchie, mentre cammini per strade deserte.
Benché l’abbia sempre disprezzata, inizio a capire la bellezza di Turn up the radio di Madonna.

In questo momento voglio fare il primo viaggio in solitaria.
Perché solo per essere solo, va bene così.
Chissà che non sia un’esperienza di riscoperta.
Mi immagino su una spiaggia in seduta zen.
Guardo il mare davanti con gli occhi chiusi.
E la mia testa si svuota di ogni pensiero e preoccupazione.

Esploro la libertà.

©aMe
Andrea Magliano