È da parecchio ormai che fisso questa tela bianca,
imprigionato da rozze catene.
Guardo le parole prendere forma,
come se un altro da me fosse qua.
Non sempre le riconosco e spesso mi chiedo:
‘Ma sono io l’autore di questo?’
Non sono né un poeta né un critico,
né un misero inventore.
Affogo nella quantità di informazioni
che la società produce nell’oggi
e alle volte è bello dire basta.
Sono anacronistico:
non punto alla quantità, ma alla qualità;
non punto all’apparenza, ma alla personalità;
non punto a ciò che aspetti, ma alla voce che non senti.
Il mio è un percorso,
ma se questo percorso fosse terminato?
Qual è il reale senso del comunicare
se il virtuale sostituisce il reale?
Eppure lo vedo crescere sulla tela,
come fosse uno specchio.
Lui aMe e io Andrea.
L’autore che uccide il suo personaggio?
O il personaggio che uccide il suo autore?
Cercavo uno stimolo,
lui mi ha sfidato.
Un cuore che pulsa,
un’illusione negli occhi,
l’uno la voce dell’altro.
Parti comuni
di una stessa persona.
©®aMe
Andrea Magliano
Sopra il mio primo progetto in Photoshop, in stile aMe e con alcune piccole sorprese. Consiglio per una maggiore risoluzione di cliccare sull’immagine. Siate clementi nel giudizio che è stata una sfida difficile con diversi feriti sul campo.
Dopo un mese dall’ultimo post, devo fare vari ringraziamenti: a Samanta Giambarresi, una mamma straordinaria divisa tra la piccola cubista e temi interessanti, e a Vittorio Tatti, prolifico scrittore e intrattenitore con sempre nuove idee, per avermi assegnato il Premio Dardos; a Laulilla, ricca ed esaustiva critica cinematografica, per il Liebster Award; a tutti colori che, pur inconsapevolmente, hanno sostenuto me e il blog, spingendomi a continuare.
Infine, un particolare ringraziamento va al bravo Bruno Carenini che mi ha voluto come ospite nella sua trasmissione radiofonica Piazza Grande su RCI Radio per una breve intervista in materia di blog. Un grazie di cuore per la bella esperienza e per le generose parole con cui mi ha presentato.
Bravo come sempre!!! Finalmente vedo il tuo primo lavoro in Photoshop. Sei più bravo di me, questo di sicuro, ma ho chiesto un parere a mio marito che ha l’occhio più allenato e ti da un “discreto”… e credimi è un’ottima valutazione 😉
Mi fido del vostro giudizio e vi ringrazio 🙂
Ma credimi che, oltre a quest’idea, non è che so fare molto. Diciamo che ho fatto una lezione approfondita mirata al progetto! Magari ci scambiamo gli eventuali appunti per qualche prossimo lavoretto eheh Buon inizio di settimana 🙂
Bravo!!! Sorriso,65Luna
Grazie mille (anche se con tremendo ritardo sob)!!!
Un sorriso speciale e una buona settimana 🙂
Bellissimo questo tuo lavoro e anche ciò che hai scritto
Grazie Sun 🙂 Alla fine l’ispirazione è giunta e abbiamo fatto un bel discorsetto… Quella birbona!:)
Bene 🙂
🙂
Heilaaa… Da me c’é la book nomination anche per te 🙂
E’ valsa la pena aspettare 🙂
🙂 Sei molto gentile Vittorio e un grazie speciale anche per avermi sostenuto anche nei giorni precedenti! Tu come stai? Sono lì che scaccio le nuvole che sono ferme intorno a te. Un forte abbraccio
la trovo molto postmodernista ! bravo !!!
🙂 Grazie! Mi piace molto il post-modernismo come concetto, per cui per me il tuo è un doppio complimento 🙂
Sono molto contento di rivederti… o meglio rileggerti.. Bel lavoro davvero
Purtroppo tra l’ispirazione che è più tempo in vacanza che qui al lavoro e (fortunatamente va detto) settimane un po’ più impegnate del solito, bazzico di meno e come vedi arrivo estremamente in ritardo 😦 ma cerco di recuperare anche un po’ su fb 🙂
Ti ringrazio mille, Kalosf, sei gentilissimo! Un buon inizio di settimana 🙂
Bel post e bella l’idea della sagoma piena dei titoli, a me piace : )
Avevo mille timori su questa idea e ho progettato tante bozze. Alla fine però ha vinto questa. E sono contento ti piaccia Davide, grazie mille 🙂
Scusami se rispondo solo ora, un buon inizio di settimana 🙂
Ottimo lavoro! Ora che sai usare anche photoshop sei pronto a sfondare. In questi versi mi rispecchio anche io. Ho apprezzato soprattutto la frase “Qual è il reale senso del comunicare se il virtuale sostituisce il reale?” sintesi perfetta della nostra “realtà”….
Sfortuna che ho usato la versione di prova di Photoshop e mi restano ancora solo 17 giorni per sfondare 😛 Credo che noi due, se mi permetti l’accostamento, in alcune cose siamo seriamente gemelli separati alla nascita. Come De Vito e Schwarzy eheh.
Inizio a mal sopportare questa ‘realtà’ fatta di virtuale. Forse non è solo una mancanza di ‘ispirazione’ nella scrittura. Guardo quel soggetto, mi riconosco, ne sono amico. Eppure c’è sempre qualcosa che manca… Così nei rapporti moderni, spesso più (o troppo) distanti e impalpabili…
L’accostamento mi lusinga! Appena salgo a Milano passo per Genova a salutarti e finalmente ci incontriamo. Non credo tanto nelle amicizie virtuali, ma con te sia nata una bella “amicizia” che vorrei mantenere a lungo!
Non ho però specificato chi di noi è De Vito e chi Schwarzy 😛
Mi farebbe piacere e sappi che ti dovrai tenere libero se scendo. Tanto, se non in Italia, ci si incontrerà all’estero, lo sappiamo 😉
Ti ringrazio per il pensiero e lo ricambio. Credo che certe conoscenze anche se nate virtuali possano crescere e diventare più solide se c’è un bello scambio e persone interessanti dall’altra parte, con qualcosa da raccontare. E tu per me sei una di queste 🙂 Ma per scaramanzia, prima che tu cambi idea, tocco ferro 😛
Spero solo non sia il contrario! 🙂
Non succederà 🙂
dopo questa lunga pausa…che sorpresa! la tela (non più bianca!) racconta sinceramente di una realtà un po’ surreale, ma che esiste. “cresce sulla tela come fosse uno specchio” con tutto ciò che rappresenta ciò che hai espresso nei tuoi post, anche solo tramite i titoli creativamente assemblati. e il cuore se dev’esserci c’è sempre e comunque che ticchetta sulla tastiera dietro uno schermo. trovo molto bella anche l’espressione di puntare “alla voce che non senti”, enorme e sofferto lavoro che prima o poi (forse) prenderà forma.
complimenti per la qualità che, di gran lunga secondo me, supera la quantità. (complimenti anche per i premi e per l’intervista che spero di poter ascoltare presto) 🙂
abbraccione
Lud
Come noti Lud, dopo una lunga pausa per scrivere il post, ce n’è un’altra per rispondere ai commenti. Perdonami. Anche se ho avuto modo di ringraziarti quasi in tempo reale per le tue sempre gentili, belle, e mai casuali, parole.
Sono contento di averti sorpreso. Ti svelo un altro dettaglio, un po’ invisibile: la silhouette punta lo sguardo a destra, mentre la foto profilo a sinistra. Due facce per l’appunto della stessa persona, reale e virtuale, che si guardano e si scontrano. Perché è uno specchio o no? Nel contrasto e la contraddizione, alla fine il cuore deve essere una costante. Forse è un mio limite, ma sono incapace di fare le cose senza cuore o senza un reale interesse. Adesso il blog vive la sua fase di stallo, vuoi un po’ la stanchezza, il rischio di diventare monotoni, questo diverbio tra virtuale/reale come in equilibrio su una leva sospesa (e noi di equilibri squilibrati ce ne intendiamo ormai 😉
Grazie grazie grazie per tutti i complimenti, per l’intervista ti farò sapere, ma intanto furtivo entro in casa tua, nascondo il mattarello per evitare di riceverlo in testa se non sarà di tuo gradimento 🙂
Abbracione
Andrea
quel particolare proprio non l’avevo scorto. uno specchio? può darsi, forse in parte (dipende anche da quanto si scrive di sè). anche per me il cuore è una costante e, talvolta, sembrerebbe un limite ma continuo a voler credere che non sia così. non preoccuparti per il ritardo, piuttosto preoccupati dell’entrar furtivo che altro che mattarello in testa! ho una casa “anti- furtivi” 😉
Per quanto non si voglia, qualcosa di noi finisce sempre. Perché anche la scelta di un vocabolo o di un colore è qualcosa che proviene pur sempre da noi. Del resto, qui niente è mai lasciato al caso 🙂 Eheh ma io verrò ‘sgamato’ al primo passo mi sa 😛
Bravo Andrea, sono davvero felice per te… Il mare è grande e la tua barca procede…
Ti abbraccio forte forte.
Grazie Lorenzo, molto gentile 🙂 Spira un vento strano, forse di rinnovamento o forse sola una lieve brezza intorno a qualche isola. Ci lasciamo trasportare e vediamo dove si andrà…
Ricambio con affetto il tuo abbraccio 🙂
Certo che sei “l’autore di questo” il tuo estro (aMe) e la tua persona (Andrea) si intercambiano per quando serve, perchè sei multitasking e come gli altri hai sfaccettature che quasi possiamo non riconoscere. Quando siamo nel “trans” delle nostre opere.
Io credo che i percorsi sano fatti per essere conclusi, ma il bello di questi è che ci si diverte o impara (con gioie e dolori) nel mentre, nel cammino. E quando finisci un percorso ne inizia subito un altro, anche se non ce ne accorgiamo. Un po’ come I boss di Goku che appena vengono sconfitti, ne spunta un altro e più forte del precedente. Siamo sempre di corsa e affamati di “cose” “avventure” “confronti”.
Vogliamo parlare della sagoma che hai creato con photoshops? Credo che i titoli non siano stati messi così a caso 😛 Bello il cuore rosso che fa da fulcro attorno ai tuoi lavori del blog! Complimenti e Acchiappali tutti!!! >_<
Gotta catch’em all! E lo urlo forte prima di essere accusato di plagio 🙂 Hai ragione: i titoli (non tutti almeno!) non sono posti casualmente. Per esempio Occhi, avendo a che fare con la vista, si trova sul viso, mentre alcune poesie intorno al cuore. Per altre scritte però le motivazioni non sono sempre così scontate eheh Ti svelo inoltre che non ci sono tutti tutti i post che ho scritto, ma solo quelli che ‘salverei’ e ‘salverei con debito’ di questa lunga avventura. In pratica meno di 2/3.
La domanda vera è se questo cammino è concluso. Forse sì, forse no. Del resto la silhouette è completta, aMe ha persino un cuore pulsante che gli permette di vivere. Ma intorno a lui c’è pur sempre del bianco da colmare. Chissà… per il momento, ci fissiamo con sguardo interrogativo l’un l’altro. E sempre sui percorsi finiti/nuovi, mi hai fatto venire in mente un albero: i rami crescono, si diramano in biforcazioni, crescono e a volte terminano in qualche foglia. Un’immagine più dolce e zen dei boss di Goku, solo perché sono una frana nel combattimento SuperSayan eheh Multitasking, di corsa, affamati… 🙂
Un abbraccio
Andrea
Ehy suddai, suvvia Endriu… ehmmm parliamone… anzi non parliamone, aspettiamo sulla riva del fiume, nel continuo scorrere del tutto, prima o poi troverai le parole, le idee, il succoso fluire di te… Oppure ti puoi lanciare e farti trasportare, oltre il virtuale, oltre lo scontato e l’immane quantità di informazioni… il fiume ti porterà a casa, laddove l’ispirazione ti aspetta 😉
Rispondo tardi, dopo che abbiamo già avuto modo di confrontarci sul tuo bel blog 🙂 E non voglio ripetermi, ché poi (ci) si annoia a dire sempre le stesse cose. E forse è anche questa la chiave di lettura: monotonia, scontatezza, cercare nuove ispirazioni. A volte aiuta una fuga provvisoria, poi spesso la soluzione arriva improvvisa. Mantengo le vele spiegate, navigando in mare aperto! Finisce che arrivo anche da te in tempo per la presentazione del libro 🙂
Non è un post, è un manifesto! Bravo! Lo stesso vale per l’elaborazione dell’immagine, è la tua silhouette immagino, no? e la scelta delle parole inserite nella forma! Continua così 😉
Ma mi sento profondamente lusingato, Paola, grazie mille 🙂
Immagini bene, è una mia silhouette, solo totalmente virtuale e quelle parole molti (ma non tutti) i post scritti in questo lungo cammino!
Ciao Andrea, bentornato. Piacevole novità quella che ci presenti.
Interessante il tuo brano prosastico.
Per quel che mi riguarda è stato il “Signor Giacomo” che mi ha convinto a cambiare aria, cambiare prospettive, vivere un pochino di più in mezzo alla gente che si può guardare negli occhi, con cui parlare a voce, litigare anche… 😀
Una full immersion nel reale dopo tanto navigare nel virtuale, non può che farmi bene e, forse, darmi nuove idee per il futuro.
Ho seguito il suo consiglio ma, ogni tanto, è bello tornare a trovare gli amici.
Un cordiale saluto.
Nicola
Ciao Nicola, ed io sono sempre ben felice di risentirti. E come sempre grazie per i complimenti, ma soprattutto per la tua personale esperienza. In molte cose e sensazioni, mi riconosco in quello che dici. Il mio apparire e scomparire su WordPress spesso è stato dettato da questo, full immersion nel reale seguita da una più breve nel virtuale. Ora vivo una fase intermedia, complici sì altri impegni che hanno un po’ portato via tempo prezioso. Una bella pausa ogni tanto ci sta, giusto anche per rinfrescare la testa e far spazio alle nuove ispirazioni 🙂
Un nuovo saluto, a presto prestissimo Nicola
Andrea
bravissimo come sempre
Grazie mille Sara, molto gentile 🙂 Un sorriso di buon inizio settimana 🙂
Mi piace il disegno, anche perché a parte il fatto che su ogni concetto espresso si può stare a discutere parecchio, la vedo un po’ sulla scia di Orlan e Stelarc, cioé una ricerca su un nuovo modo di espressione, anche qua abbiamo infatti un corpo, e dentro questo delle parole, o anche delle informazioni per dirla con l’incipit del tuo post, che si possono considerare come un tutto ma anche decostruire e deframmentare, dare un’immagine di unità così come di molteplicità.
Lascia andare ancora di più il cuore che ci sta dentro!
E per qualsiasi progetto, ricorda che quello che conta è il riconoscimento non degli altri, ma quello da parte di te stesso
Quei titoli sono come tante cicatrici che hanno lasciato il segno, fino a plasmare e modellare la silhouette. Ognuna di loro è un ricordo, una finestra su qualcos’altro, raccontano qualcosa.
Mi piace l’accostamento a Orlan e Stelarc, non ci avevo pensato (e diciamo che il mio gesto è molto poco estremo a loro confronto eheh). Mi lusinga, perché il secondo ciclo del blog è nato proprio con la performer francese e il suo sviscerare il corpo in ogni parte 🙂
Che sia questo il post di fine ciclo? Non credo, ma a dire il vero neanche lo so. Vive in questa provvisoria sospensione per tanti motivi.
Il cuore segue anche i vostri consigli, si libera gradualmente di orpelli e catene. Cerca di sentire qualche nuova voce. Dentro e fuori.
Si va avanti lo sguardo sempre più in là 🙂
Mi piace l’idea della finestra aperta su qualcos’altro : ) Mi ricorda un po’ anche quei vecchi calendari dell’avvento, dove dietro ogni finestra c’era un regalo fino a che non si arrivava al giorno definitivo. Sarebbe bello però se tutto fosse eterno, senza destinazione finale mai
Che bella l’immagine del calendario dell’avvento anche se, per qualche assurdo motivo, ogni volta dimentico la loro esistenza >.< Ma dietro ogni finestrella c'è pur sempre un mood, un perché, una giornata, un ricordo.
Sull'eternità invece mi fa paura. Mi spaventa l'idea del 'per sempre' e credo che gli obiettivi/destinazioni siano sempre necessari (che non vuol dire immutabili). Ecco, il mio concetto di eterno è di eterno divenire 🙂
Bravo Andrea, bel tocco di creatività., un’info-cloud di questo tipo è un vero capolavoro.
complimenti… l’ho sempre detto che hai una marcia in più…
un abbraccio
A,
Ciao Antonia, e tu hai sempre una buona da spendere per me 🙂
Grazie grazie, ogni tanto torna l’ispirazione a infiammare di nuovo eheh
Un grandissimissimo abbraccio 🙂
Andrea
bravissimo..
Certe pause fanno bene e questo ritorno è una meraviglia
Mi piace molto
Abbraccione
Mistral
Grazie mille Mistral, sei sempre tanto dolce 🙂
Talvolta alcune pause sono necessarie, anche solo per ritrovarsi.
Un abbraccione tutto per te
Andrea
il senso del comunicare
son le parole
che vivo dentro e scrivo fuori
è un po’ morire
lasciarle andare a dire tutto
segreti sogni
inventare, spettegolare
trasformazione
non sono io, non mi conosci
so non so chi sei
sono tutto questo e suo contrario
scrivo rivivo
c’è chi sa tutta la verità
che conosce me
che conosce anche questo Ame’s world
son le parole
il senso del comunicare
Ma lei è proprio dispettosa, sa?,
ché io sono stanco e con la testa sempre sulla nuvole.
Non bravo quanto lei a parlare in versi,
ma abbastanza bravo da riconoscere la bravura della loro scrittrice!
Una scrittrice che sembra aver compreso,
tutto o forse parte,
la tempesta nella mia testa
e che mi ha strappato a forza un sorriso.
Muoio e risorgo,
scontro il reale con il virtuale,
vivo quella sensazione contraddittoria
che non sempre le parole decifrano.
Una voce…
aMe e Andrea
Potrei dire semplicemente come Rispoli: Ma che belle paroleee!!! XD
Ma non lo farò…
Devo dire che hai scritto una poesia molto bella, per certi versi mi ci ritrovo, spesso ho pensato anch’io che questo “percorso” fosse terminato, ma alla fine, non chiedermi perchè, ritorno sempre qua…
Il Blog per certi versi è una forma d’arte, ognuno col suo stile, coi suoi argomenti, col suo carattere, con le sue pause, con le risate e con gli addii, con tutto ciò che siamo…
NON E’ PARTITO L’APPLAUSO MA ME LO MERITO!!! XD
Ahahah a me è sembrato di sentirlo l’applauso, ma nel caso si fa il bis 😀 Grazie per questo pensiero e sono contento di sapere di non essere l’unico a farmi alle volte queste domande. Alla fine condivido anche un po’ la conclusione: un po’ sono qua e un po’ no.
Penso che il web in sé non sia né buono né cattivo, siamo noi a darne una direzione specifica.
E anche sui blog la penso come te. La scelta di un template piuttosto che di un altro, un argomento e il modo con cui lo si è trattato, … dice molto della persona che si nasconde dietro.
E ora nuovo applauso caro Corvo XD
http://vittoriot75ge.wordpress.com/2014/05/19/book-nomination-2/ per te, scegli tu se continuare o no 🙂
Faccio una capatina rapida di nuovo su WordPress e vengo a curiosare un po’ 🙂
Come dici giustamente tu è un percorso, col suo ritmo e le sue pause. I viaggiatori non smettono mai di viaggiare, nemmeno quando sembrano restare immobili. Bellissima immagine 🙂
E’ vero 🙂 Alle volte viaggiare troppo velocemente ci impedisce di goderci il panorama lungo la strada e così ci perdiamo nuove ispirazioni e nuovi sguardi. Grazie mille LuceOmbrA 🙂
I have been away and missed your posts while gone. This one and your creation are wonderful!
Hi Eric, welcome back! As you can see, I’ve been on holiday from WordPress, too. Thank you very much, I’m happy you appreciated it 🙂
Hai ricevuto un premio 😉
http://jeiemerwinashleigh.wordpress.com/2014/06/15/premio-curiosita-2014/
Ma io sono tremendamente curioso e se fai così mi stuzzichi!
Grazie mille Lucia, sei gentilissima 🙂
Eh, ma come dicevano gli Antichi, senza la curiosità non si va da nessuna parte 🙂
Grazie a te 😉
E lasciamoci trasportare dalla curiosità, sempre 😀
Sì 😀
I miss your blog posts! 😦
Hi Eric and thank you for this comment that makes me happy 🙂
I feel far from WordPress and blogging and I don’t exactly know why.
I’m taking a break, but I don’t forget my friends and so you 🙂
Bella….rubo senza pentimento!! ehehe
Mi piace il tuo blog…ti seguirò con piacerò!!
Annj
Eheh grazie mille e più che altro sono contento ti sia piaciuto questo post 🙂 Ricambio volentieri 🙂
Un sorriso