Provini

3 Giu

Il cuore inizia a palpitare. Mordicchio il labbro in attesa. Avanti e indietro, mi dondolo. Quanti dubbi… E se non ce la faccio? Arrivo dall’altra parte dello Stivale… Se non mi escono le parole? E se spacco? Dirò qui inizia la mia avventura. Dio, devo vomitare. No, ci devo riuscire. Oddio, è il mio momento. Ecco il palco!

Genova è una città un po’ abbandonata a se stessa, figlia di nessuno. Snobbata e chiusa nel suo mondo piuttosto provinciale, in cui non succede quasi mai niente. Per questo, l’arrivo della corazzata di X Factor appare un grande evento. E se si può assistere come pubblico bisogna correre al più presto. Sì, come pubblico e non come concorrente. Mi piacerebbe cantare, ma lassù qualcuno non mi ha concesso questo dono. Credetemi, io e la musica abbiamo un rapporto molto difficile. Fin l’auto-tune ha preferito cercarsi un altro spasimante!

Prima premessa. Ho sempre avuto un rapporto conflittuale con i talent show. Li trovo interessanti come fenomeno di costume e per permettere ad aspiranti artisti (o figuranti dell’arte) di farsi conoscere. Li disprezzo perché si ha l’idea superficiale che basta saper cantare per essere un cantante. Nei talent i concorrenti sono tendenzialmente carne da macello, spolpati e svuotati. Si uccide l’artista, se mai c’è realmente stato, sul nascere. In questo, come avrete notato, sono molto intransigente.

Seconda premessa. Ho iniziato a vedere X Factor da quando ha traslocato su Sky, che dà un’impronta molto internazionale nella realizzazione dei suoi programmi. Abbandona gli aspetti tipici del varietà italiano, sostituisce la conduzione strillata di Facchinetti con un vero presentatore garbato e di presenza come Cattelan, ha un senso maggiore dello spettacolo. E soprattutto adotta il modello americano come modo di intendere l’impresa.

Terza premessa. Disinteressato dal vedere i vip in giuria – di presunti vip il mondo è pieno, diversi li ho conosciuti, altri li ho visti, sono solo persone che si costruiscono personaggi -, ero più interessato a come funzionava una registrazione televisiva e a vedere all’opera la tanto decantata organizzazione aziendale. E poi non nego di adorare i provini di X Factor per i cosiddetti casi umani, di gente stonata convinta di essere Mina, per i battibecchi con i giudici. Insomma, volevo passare una serata a farmi qualche risata.

Riesco così a recuperare due biglietti per la sessione serale di sabato 1 giugno. Vengo contattato immediatamente ed educatamente da Milano per informarmi che ho due posti prenotati a mio nome e che la convocazione è prevista alle 20.30. Perfetto, è fatta.

L’organizzazione. Qui arriva la prima e unica delusione della serata. La tanto decantata impronta americana è totalmente assente e si assiste al classico folle baraccone italiano a livello organizzativo. Presentandoci all’orario di convocazione, un addetto ci informa che in realtà l’appuntamento è fissato per l’ora successiva. Nessun membro dello staff è presente a verificare il possesso dei biglietti (era inutile prenotare) e nessuno a dare indicazione di dove entrare (il leitmotiv per 20 minuti è stato ma questa è la fila per entrare o per il bagno?). L’ingresso avviene in massa e ci è fatta pressione per accomodarci in fretta e furia, anche se a creare il fantomatico collo di bottiglia sono gli stessi organizzatori. Recuperati i posti, si assiste al personale collocato sui vari livelli delle tribune comunicare tra loro a gesti (il walkie talkie evidentemente costava troppo). Oltre le 22.00 finalmente parte la registrazione. E altra sorpresa, non un autore a dare indicazioni al pubblico. Sì che non è una diretta, ma mi aspettavo qualcosa. Insomma, siamo in Italia.

I provini. Per il resto la serata è proseguita come da copione. Attenzione spoiler. In quella sessione, sono saliti 15 cantanti o gruppi. Non credo personalmente di essere un oracolo, ma avendo già visto i precedenti provini in televisione avevo immaginato in tutti e 15 i casi chi sarebbe passato e chi no. E anche che cosa sarebbe successo. Per esempio, è il turno di un duo fiorentino, donna e uomo. Ancor prima che inizino a cantare, dico al mio amico strano che non cerchino di separarli e di far andare avanti solo uno dei due. Tentativo che è stato puntualmente fatto. Un gruppo di quattro ragazzi, bella presenza, palestrati, ma non interessanti vocalmente, porta una canzone dei Blue e ognuno canta una strofa (come si fa a capire il valore del gruppo non è ben chiaro), ma naturalmente passano con il bene tacito della Ventura e di Mika. Altri sempreverde di X Factor? Due ragazzine più belle che brave che non stanno simpatiche alla Ventura che le redarguisce che non devono fare le bamboline, ma che devono studiare (lei stessa parla di merito quando in televisione ha difeso a spada tratta personaggi come Sara Tommasi o Raffaella Fico). Morgan che urla coglione a uno del pubblico che gli dice di tacere. La Ventura che attacca un concorrente, reo di aver attaccato a sua volta i Modà, e di accusarlo di portare rabbia verso chi ha più successo. E poi i giudizi che paiono insensati, come Mika che nell’arco di 30 secondi dice qualcosa come sei molto brava, hai una bella voce, per me è sì e al momento della votazione per me è un no, I’m sorry. Arriva il turno del personaggio dalla barba che non si taglia da 8 mesi, ma che è bravino; quello della donna trentenne saccente e stonata; del portapizze che si emoziona e non si ricorda la sua stessa canzone. I bravi bravi sono pochi. Una ragazza che sale sul palco con l’ukulele e una stampella, di dubbia utilità, che porta una canzone cantata nelle piantagioni di cotone dagli schiavi neri (una perla e spero arrivi al programma). Una trentenne palermitana che porta Giuni Russo e dà dimostrazione della sua potenza vocale con tanto di gorgheggi e un belato che attrae Mika (peccato si presenti mettendo i giudici in riga di non pronunciare il suo cognome). Ma io qui sono di parte, avendo ahimè un debole per le siciliane. Una diciannovenne che aspira a diventare attrice di musical che si diletta tra De André e un perfetto inglese, con cui lisciarsi un po’ Mika.  Un duo femminile di 16 e 18 anni dalle grandi doti vocali e una forte sensibilità (e di cui Morgan è interessato a chiedere se fossero lesbiche e le due ragazzine rispondono di amarsi come amiche). Una cantautrice che porta un suo testo un po’ triste mostrando una grande sensibilità emotiva e artistica.

I giudici. L’edizione di quest’anno presenta Mika al posto di Arisa. Se sulla Ventura ho già lasciato intendere, Elio è stato il grande personaggio spento. C’era, ma non fiatava, ben distanziato dagli altri giudici e poco attivo con il pubblico. Morgan il grande mattatore, egocentrico e colto, con tanto di entrata in scena in solitaria rispetto agli altri tre. E che ha già dichiarato quella che sarà la sua linea guida, tramutandola in tormentone al secondo concorrente: lo psicodramma. E permettetemi, per quanto non mi faccia impazzire, bisogna ammettere il suo grande carisma in questo programma. Il vero interesse è Mika. Mostra una grande cultura musicale e personalmente lo trovo molto interessante nei giudizi e nel modo di porsi. E soprattutto è quello che ha avuto, anche se in pratica per una sola stagione, il maggior successo internazionale. Questo lo ha portato a essere molto schietto nei giudizi. Su 15 concorrenti, i sì da lui espressi si contavano sulle dita di una mano. E a parte quello al gruppo di ragazzi aitanti – ogni tanto l’ormone scappava anche a lui -, abbastanza condivisibili. Per molti concorrenti ha richiesto due canzoni. Se si presentavano sul palco con un pezzo in inglese ne chiedeva uno a cappella in italiano, valutando così intonazione e pronuncia nelle due lingue di riferimento del programma. E se doveva essere paterno lo era. Una ragazza cantava per la prima volta davanti a un pubblico, totalmente nel panico e ha iniziato a piangere. Prova il primo pezzo e si blocca. Le fanno cantare un secondo a cappella e dimentica le parole. Mika elegantemente le consiglia di chiudere gli occhi e di cantare come se non ci fosse nessuno davanti a lei. Esperimento riuscito e la ragazza mostra una bella voce e una buona intonazione. Al momento del giudizio è onesto e le risponde che per un cantante il palco è la sua casa, ma con un buon allenamento può riprovare perché è brava.

Personalmente. Qual è l’utilità di questo articolo? Nessuna! Volevo condividere con voi le mie opinioni a caldo sul mio sabato sera. C’è solo una premessa che ho tralasciato. Volevo ridere. Lo dico con un po’ di cattiveria perché nei provini in televisione si ride sempre. E ho riso. Ma mi sono anche emozionato per alcuni ragazzi. Alcuni di loro mi hanno trasmesso molto. Su cui riflettere. Il post è già lungo così e non è il caso inserire ancora i miei pensieri. Altrimenti, scrivo un libro più grande dell’enciclopedia Treccani! Ho bisogno di metabolizzare questi input e magari nei prossimi giorni condividere con voi alcuni di quei risultati. Da quella ragazza che aveva paura del palco alla cantautrice dalla bella sensibilità. Però insomma, è stata una bella serata. In cui ridere e scherzare con la gente. Ai prossimi provini.

@aMe
Andrea Magliano

28 Risposte a “Provini”

  1. tramedipensieri 3 giugno 2013 a 17:26 #

    Bella esperienza…ai prossimi provini allora!

    ciao
    .marta

    • Andrea Magliano 4 giugno 2013 a 12:30 #

      🙂 Sì, una serata molto piacevole. Da rifare! 🙂 Un enorme saluto .marta! 🙂

  2. delicatepoppy 3 giugno 2013 a 20:23 #

    Io sono una fan di X Factor, lo ammetto! Lo guardo da sempre.. inizialmente perchè avevo un debole per Morgan, poi anche perchè in ogni edizione c’è sempre stato almeno un cantante veramente degno di essere ascoltato. Purtroppo non avendo Sky temevo di doverlo abbandonare e invece per l’ultima edizione mi sono trasferita a casa di amici e pian piano il giovedì sera è diventata la nostra serata X Factor 😀
    Continuo ad apprezzare Morgan, sono una sua fan della prima ora e pur essendo oggettivamente un uomo con dei problemi è anche di una cultura musicale e di un’intelligenza che non si vedono spesso in televisione. Ogni volta per me è interessante scoprire quale brano propone ai suoi cantanti e mi trovo quasi sempre d’accordo. Certo il programma ha i suoi momenti molto “italiani” in cui diventa abbastanza ridicolo.. ma se ci ci sofferma sui cantanti e sulle canzoni non è affatto male. Sai che pensavo che Morgan non avrebbe fatto più il programma quest’anno?? Mi hai dato una buona notizia ehehe..e sono anche molto curiosa per Mika!

    • Andrea Magliano 4 giugno 2013 a 15:29 #

      Ciao! Contento di trovare una fan al programma e spero di non averti rovinato sorprese in nessun modo cercando di restare sul vago e mettendo l’indicazione dell’eventuale spoiler 🙂 Purtroppo non ho Sky né amici a ospitarmi eheh e dunque le serate del programma mi tocca vederle in differita su Cielo, ma internet rovina sempre l’effetto sorpresa 😦 Però hai ragione, da X Factor sono usciti fior fiori di cantanti interessanti (personalmente amo molto la Ferreri, Noemi e Mengoni e delle nuove leve Sky mi attraggono Chiara e Antonella!).
      Sui giudici se ti interessa posso svelarti qualche retroscena semi-ufficioso. Nel senso che in origine dovevano abbandonare tutti tranne la Ventura. Ma se per Arisa era scontata la sua uscita (con mia tristezza, ma purtroppo quello che è successo l’anno scorso e gli screzi con la Ventura le sono costati cari), gli altri due hanno riconfermato all’ultimo (molto probabilmente a causa dello scarso riscontro commerciale dei nuovi album, insomma ambiente che funziona non lo mollo…). Questo naturalmente in Elio si è molto sentito, appariva da quei provini proprio stanco e insoddisfatto. Mentre su Morgan eheh è un amore che pervade chiunque, più personaggio e più altisonante dello stesso nome di X Factor ormai, ma assolutamente un personaggio dalle scelte coraggiose e poliedriche! Chi guarda X factor non si innamora di lui insomma? 😉 Mika invece si sta rivelando il vero giudice tosto. Molto schietto e brutale nei giudizi, ma molto pacato e garbato nel modo di porsi. A me personalmente è piaciuto molto! Se ti interessa ho letto che i provini a Milano sono previsti il 17-18-19 di giugno, magari recuperi alcuni posti. Te li consiglio proprio 🙂

      • delicatepoppy 4 giugno 2013 a 17:28 #

        Ci dovrei pensare! Tu come hai fatto a trovarli? Comunque grazie mille di tutte queste anticipazioni! 😀

        • Andrea Magliano 4 giugno 2013 a 21:19 #

          Allora, avevo trovato un articolo sul sito del mentelocale.it di Genova in cui fornivano l’indirizzo di posta (che era specifica per il pubblico di qua) e il numero di telefono per effettuare la prenotazione una settimana prima dell’evento. So che il mentelocale ha anche una versione per Milano per cui prova a vedere lì se ci sono notizie più dettagliate 🙂 Le date di Milano le ho lette invece su soundsblog, ma non è particolarmente affidabile come sito! Figurati per queste anticipazioni, se hai bisogno di altro o scopro qualcos’altro ben felice di scambiarle con te 🙂

  3. marco 3 giugno 2013 a 22:12 #

    Quoto delicatepoppy, Morgan è un grande : ) Tra l’altro alcune stilettate contro il provincialismo italiano presenti anche nelle sue prime canzoni mi ricordano molto certi argomenti di cui spesso mi parli : ) Per il resto i talent show non mi piacciono molto, di Xfactor ho visto un’edizione, ma non era male rispetto ad altri talent che mi è capitato di vedere, strutturato molto bene, anche se come molte cose seguire un talent show è un pò come drogarsi a livello di dipendenza!
    Sono contento che hai avuto modo di vedere come funziona uno studio televisivo, credo che anche quella fosse una parte decisamente interessante per te!

    • Andrea Magliano 4 giugno 2013 a 10:54 #

      Ciao Marco! Sì, Morgan, per quanto musicalmente alla fine non lo conosca quasi per nulla – se mi dici vedrò di recuperare al più presto molte sue canzoni! -, devo dire fa la sua porca figura nel programma, naturalmente detto in senso buono! Alla fine però neanche io guardo poi molto i talent show, ma ogni tanto scappa l’eccezione eheh Diciamo che mi attira anche per il discorso imprenditoriale. Alla fine si assiste tanto ai cantanti, ma alla costruzione di un personaggio che dia forza al canto già a partire dai provini. Insomma, dietro la scusa, di ridere e passare una serata, i provini erano un’esperienza troppo ghiotta da lasciarsi scappare 🙂

      • marco 5 giugno 2013 a 12:10 #

        Si certi personaggi fanno ridere davvero, io avevo seguito l’edizione dove c’era quel metallaro, Nevruz. Non so se il genere ti piace, ma i testi di Morgan quando era nei Bluvertigo (sarà che io ho la fissa per quel gruppo da quando ero piccolo) sono ricchi di suggestioni e di critiche, magari non si afferrano al volo, ma sono molto ironici e fuori dagli schemi : )

        • Andrea Magliano 5 giugno 2013 a 14:48 #

          Ecco quell’edizione avevo seguito esclusivamente i provini, ma Nevruz, beh come non ricordarselo? eheh Un Personaggio ancor prima di un cantante! Guarda non li conosco, ma sono ben felice di testare nuova musica e chissà magari li adorerò follemente! Se hai qualche canzone più mirata in particolare da consigliarmi, recupererò ben volentieri! 🙂

  4. valivi 3 giugno 2013 a 22:19 #

    ma che bello! un’esperienza indimenticabile… 🙂 ciao ame, come stai? tra un’esposizione di auto d’epoca e un provino di X Factor, hai veramente una vita piena di colpi di scena, grande! XD

    • Andrea Magliano 4 giugno 2013 a 14:39 #

      Eheh grazie Valivi! 🙂 Diciamo che questi weekend più di svago e aperti a questi viaggi/mostre/nuove esperienze erano necessari visti gli ultimi tempi un pochino burrascosi! eheh

  5. ludmillarte 4 giugno 2013 a 15:20 #

    beh, a quanto pare un’esperienza sui generis! genova, malgrado tutto, rimane ‘ la superba’. ciao Andrea 🙂

    • Andrea Magliano 4 giugno 2013 a 15:32 #

      Ciao Lud! Ben felice di risentirti! Non mi sono dimenticato di te, ma entro poche ore noterai l’arrivo della corazzata aMe sul tuo blog eheh 🙂 Sì un’esperienza sui generis, ma interessante e poi ogni tanto ci vogliono queste uscite di svago 🙂 E poi è vero, nonostante i suoi difetti, Genova possiede sempre il suo fascino. Speriamo che l’amministrazione comunale riesca prima o poi a capirlo!!!

      • ludmillarte 4 giugno 2013 a 15:37 #

        E speriamo!!! (ieri sera ho letto tuo post su cell, che, dopo il like, ha perso collegamento e non sono riuscita a commentare 😦 (dovrai avere un po’ tempo, il mio ultimo è un po’ lunghetto). buon proseguimento di giornata 🙂

        • Andrea Magliano 4 giugno 2013 a 20:51 #

          Ma sei stata gentilissima a passare lo stesso a lasciare questo commento oggi pomeriggio 🙂 Io con il cell ho rinunciato ormai a guardare WordPress tra connessioni ballerine e correttori invadenti eheh! Nessun problema per la lunghezza, è sempre un piacere leggerti! 🙂 Buona serata a te cara Lud! 🙂

  6. Nicola Losito 4 giugno 2013 a 17:55 #

    Anch’io sono stonato come una campana, eppure mi piace la musica e la sento volentieri anche quando cazzeggio al pc. Di X factor ne ho sentito parlare e ho letto resoconti sui giornali, ma non l’ho mai seguito. Ho visto qualche mezza puntata dell’analoga trasmissione su Canale 5 e mi sono divertito solo di fronte a certi strani personaggi, veri dilettanti allo sbaraglio. Io credo che gli autori di quei programmi sappiano sin dalle prime battute chi proseguirà e chi vincerà, tutto il resto è spettacolo studiato per far passare del tempo davanti alla TV. L’essere andato di persona a vedere quel baraccone in funzione ti darà parecchi spunti per qualche riflessione sulla vanità e stupidità del mondo di oggi.
    Nicola

    • Andrea Magliano 4 giugno 2013 a 21:27 #

      Ciao Nicola, condivido il tuo pensiero. Come appunto premettevo trovo i talent show più interessanti come fenomeno di costume soprattutto da quando hanno preso il sopravvento sul mercato discografico. Al tempo stesso, riconosco la loro non autenticità (totale o parziale). Del resto, se fossero affidati al pubblico in toto non ci sarebbero squadre di autori nel dietro le quinte (ho letto che tipo il Grande Fratello dispone di più autori di tanti talk show di successo per esempio). Così come per i provini, senza nessuna reale e personale competenza musicale, sono riuscito a prevedere i risultati ancor prima dei giudici, proprio basandomi sui risultati delle precedenti edizioni e sul copione già visto e rivisto. In ogni modo, ho trovato interessante per una volta poter essere dentro quella macchina e vedere da una prospettiva diversa, più ravvicinata, questo mondo.
      Andrea

  7. ellagadda 5 giugno 2013 a 08:20 #

    In genere guardo i provini con gli amici su internet, per ridere ovviamente!
    Però ammetto che quella dei talent show è una realtà strana, che oscilla sempre tra il talento e il fenomeno da baraccone.
    Mi pare sia stata una bella esperienza, no? Non solo trash e risate, questo è l’importante: saper cogliere il bello anche dove in genere fatichiamo a vederlo, un po’ per pregiudizio, un po’ perché siamo sempre più disabituati a riconoscerlo.
    🙂

    • Andrea Magliano 5 giugno 2013 a 11:21 #

      Eheh è vero! Diciamo che ogni tanto c’è bisogno di ridere e questi fenomeni sono molto divertenti. Anche se il sospetto che sia tutto una montatura o attori che recitano è sempre alto! Del resto si tratta di programmi con autori alle spalle che seguono logiche di mercato. Però assolutamente è stata una bella esperienza. Che consiglio e rifarei, anche solo per un’altra serata in compagnia 🙂 E poi sì, con un po’ di sforzo si trova sempre qualcosa di interessante e bello da cui imparare e su cui riflettere! 🙂

  8. ombreflessuose 5 giugno 2013 a 19:45 #

    Ciao Andrea, non ho mai fatto un’ esperienza così e onestamente sarei ben lieta di farla
    X Factor, come the Voice,e Amici della De Filippi, è un talent show, ma è più show che talent. L’unico talento (per me) uscito da X Factor è Marco Mengoni, per non parlare di certi
    “talent” solo commerciali usciti dalla De Filippi che non avevano neanche fiato per respirare
    Grazie per aver condiviso questa bella avventura con noi
    Baci
    Mistral

    • Andrea Magliano 6 giugno 2013 a 11:13 #

      Ciao Mistral, grazie a te per essere passata di qua. Condivido la tua idea, c’è più show che talent alla fine in questi programmi. Anche se, secondo me, piccoli personaggi da coltivare ci sono sempre, sebbene purtroppo vengano uccisi sul nascere o siano venduti all’anima più commerciale. Credo però che tanto facciano anche le spalle (e talvolta le palle) dei concorrenti se hanno la forza e il coraggio di affrancarsi dal programma.
      Un abbraccio!
      Andrea

  9. passoinindia 5 giugno 2013 a 20:47 #

    Il tuo racconto mi ha divertito anche se non sono fanatica di questo genere di spettacoli. Apprezzo soprattutto il fatto che l’abbia presa per quello che vale e con obiettività. Viva Genova, un po’ solitaria, schiva, provinciale ma unica. Notte.

    • Andrea Magliano 6 giugno 2013 a 11:07 #

      Ti ringrazio. Ma sì, ogni tanto credo faccia bene anche svagarsi in questo modo. Alla fine trattasi di intrattenimento, ma anche un’occasione per chi, come me magari, attratto dal dietro le quinte o dall’avere una prospettiva diversa delle cose. E su Genova hai fatto un’ottima sintesi 🙂 Un caro saluto!

  10. doraforino 10 giugno 2013 a 06:55 #

    Salve Andrea, io seguo molto tutti i talent show, tv, X Factor, in quanto amo la musica.
    Ho seguito anche l’ultimo si RAI 2 The Voice, bravi i cantanti! Comunque , auguri per i tuoi provini!
    Dora

    • Andrea Magliano 10 giugno 2013 a 14:26 #

      Ciao Dora, piacere di conoscerti e grazie per il commento! Ti ringrazio per gli auguri! Purtroppo The Voice non l’ho seguito, ho visto giusto una puntata dei provini, ma ammetto che la televisione resta spesso spenta in casa mia eheh. Però un bravo cantante si riconosce sempre 😉 Un saluto!
      Andrea

  11. Missandry 11 giugno 2013 a 09:22 #

    Interessante esperimento!

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